AZIONI PARALLELE
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NUMERO 7 - 2020
Azioni Parallele
Rivista on line a periodicità annuale, ha ripreso con altre modalità la precedente ultradecennale esperienza di Kainós.
La direzione di Azioni Parallele dal 2014 al 2020 era composta da
Gabriella Baptist,
Giuseppe D'Acunto,
Aldo Meccariello
e Andrea Bonavoglia.
Sede della rivista Roma.
I NOSTRI
AUTORI
Mounier
di A. Meccariello e G. D'Acunto
ed. Chirico
[compra presso l'editore Chirico]
Modern/Postmodern
ed. MANIFESTO LIBRI
[compra presso IBS]
Solitudine/Moltitudine
ed. MANIFESTO LIBRI
[compra presso IBS]
Vie Traverse
di A. Meccariello e A. Infranca
ed. ASTERIOS
[compra presso IBS]
L'eone della violenza
di M. Piermarini
ed. ARACNE
La guerra secondo Francisco Goya
di A. Bonavoglia
ed. ASTERIOS
Nei tempi stressati e stressanti che indeboliscono il pensiero a favore dell’efficienza, che cosa dobbiamo ricordare, che cosa dobbiamo ad ogni costo dimenticare?
L’uomo è quell’«animale che dimentica» e quindi Harald Weinrich ritiene necessaria una ricognizione tesa a valorizzare non solo l’arte dell’oblio, ma anche la critica che, nel corso del tempo, ad una tale arte è stata mossa.
Berlino e la Germania non possono e non vogliono dimenticare il nazismo; i monumenti e i musei sorti nella capitale negli ultimi vent'anni ne sono prova concreta.
Da quell’incredibile libro che è Dimenticare Palermo di Edmonde Charles-Roux, nel 1990 Francesco Rosi trasse un film, 24 anni dopo.
Il saggio di Matteo Borri descrive in maniera dettagliata e minuziosa il percorso che ha portato alla sistematizzazione nosografica della Alzheimer’s Disease.
Nel 1979 Günther Anders, l’allievo irregolare di Cassirer e Heidegger, il primo marito di Hannah Arendt, rilancia il monito jaspersiano approfittando della proiezione sugli schermi televisivi tedeschi di Holocaust.
In "L'offesa, la colpa, il fantasma" Marco Fortunato esplora con rigore analitico ed intelligenza ermeneutica gli effettivi rapporti e i transiti interdisciplinari di queste complesse nozioni.
Tony Judt disegna un intrigante affresco composto di vari blocchi tematici alla luce di un filo conduttore: la sua vibrante denuncia della rimozione dell’eredità del Secolo breve.
Una breve riflessione sull’oblio di Alexandru Dragomir, filosofo romeno allievo di Heidegger.
Introduzione ad: Alexandru Dragomir, Sull’oceano dell’oblio
L’oblio si presenta come una rottura della nostra storia individuale che rivela la natura della memoria: non un deposito di cose morte, ma un campo di forze e di molteplici piani, in cui la coscienza, contraendosi ed espandendosi, gioca le sue chances.
Dimenticare se stessi, cancellarsi, ottenere l'oblio. In Internet è possibile? La strana storia di Google e delle richieste di oblio.
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