AZIONI PARALLELE 
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Azioni Parallele

NUMERO  7 - 2020
Azioni Parallele
 
Rivista on line a periodicità annuale, ha ripreso con altre modalità la precedente ultradecennale esperienza di Kainós.
La direzione di Azioni Parallele dal 2014 al 2020 era composta da
Gabriella Baptist,
Giuseppe D'Acunto,
Aldo Meccariello
e Andrea Bonavoglia.
Sede della rivista Roma.

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AP on line e su carta

 

AP 6 - 2019
FALSIFICAZIONI
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 AP 5 - 2018
LA GUERRA AL TEMPO DELLA PACE
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AP 4 - 2017
SCALE A SENSO UNICO
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AP 3 - 2016
MEDITERRANEI
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AP 2 - 2015
LUOGHI non troppo COMUNI
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 AP 1 - 2014
DIMENTICARE
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 I NOSTRI 
AUTORI

Mounier
di A. Meccariello e G. D'Acunto
ed. Chirico

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Modern/Postmodern
ed. MANIFESTO LIBRI
 
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Solitudine/Moltitudine
ed. MANIFESTO LIBRI

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 Vie Traverse
di A. Meccariello e A. Infranca
ed. ASTERIOS

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L'eone della violenza
di M. Piermarini
ed. ARACNE

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La guerra secondo Francisco Goya
di A. Bonavoglia
ed. ASTERIOS 

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Guia Croce, Tutto il meglio di Carosello


Tutto il meglio di Carosello 1957-1977

a cura di Guia Croce

con scritti di Edmondo Berselli e Aldo Nove

 

Einaudi Torino 2008

con DVD

Pagine: XXX-210

€ 23,00

 

Per quelli come il sottoscritto che hanno passato da un po' le sessanta primavere, Tutto il meglio di Carosello 1957-1977, e specialmente il supporto video allegato (di 2 ore), rappresentano un tuffo nostalgico nel passato, nel periodo della nostra infanzia e adolescenza, allorquando il consumismo bussava alle porte di un Paese provinciale e semianalfabeta, appena uscito dalla seconda guerra mondiale, intento alla fuga dalle campagne, e all’inurbamento, dal Meridione arretrato verso il Norditalia industriale, premesse, queste, che avrebbero portato al cosiddetto “boom economico”, e non solo nell’area tradizionalmente conosciuta come triangolo industriale. 

Le botteghe di quartiere, i venditori ambulanti e i mercati rionali soddisfacevano ancora una popolazione che acquistava prevalentemente prodotti freschi e artigianali, si vestiva presso le sartorie, si curava con medicine e medicamenti galenici preparati - alla bisogna - dai farmacisti, e utilizzava il sapone da bucato per il lavaggio manuale di abiti e biancheria e per l’igiene personale. Non molti avevano a disposizione frigoriferi e lavatrici, telefoni e apparecchi televisivi. Carosello prese vita il 3 febbraio1957, proprio quando Roma e Milano si apprestavano a varare i primi punti vendita self service e i primi supermercati sul modello americano. Questi templi del consumo nostrano si diffusero rapidamente sul territorio nazionale trovando nella popolare trasmissione della Rai un veicolo essenziale per la diffusione delle marche di alimentari e detersivi, farmaceutici e abbigliamento, elettrodomestici e carburanti, articoli igienici e per la casa. Si trattava di una trasmissione originalissima, assolutamente unica al mondo, in onda tutte le sere alle 20.50, al termine del notiziario serale e prima del programma principale (film, sceneggiato, spettacolo di varietà o canzoni...) che terminava alle 23.00: a quel tempo esisteva un unico canale televisivo, il primo! In una decina di minuti Carosello sciorinava 4 o 5 spettacolini di un paio di minuti ciascuno (incorniciati dalla simpatica sigletta creata dal regista Luciano Emmer) che poca attinenza avevano con la réclame, detta "codino" - di soli 30-35 secondi - che promuoveva il prodotto. 

Naturalmente, una rassegna pubblicitaria così strutturata era regolamentata da norme oggi risibili e da limitazioni paradossali, degne di essere raccontate. La censura, infatti, vietò a una nota marca di confetture di presentare i toast del mattino imburrati perché in quelle settimane era uscito il controverso film di Bernardo Bertolucci Ultimo tango a Parigi, così che i bambini, e magari anche gli adulti, avrebbero potuto turbarsi alla vista del burro, alimento impropriamente utilizzato da Marlon Brando in una scena divenuta celeberrima, e vituperata da moralisti e bacchettoni d'ogni contrada. Ciononostante, Carosello conobbe fin da subito un successo straordinario destinato a durare un ventennio (il programma cessò il 31 dicembre 1976) contribuendo a trasportare l’Italia nella modernità. Oggi guardiamo a quell’esperienza come a un fenomeno popolare, magari di costume, perfino artistico - e questo aggettivo non è da ritenersi blasfemo solo perché attinente alla réclame - specialmente perché provocò la mobilitazione di creativi e pubblicitari, i quali, scritturarono artisti e letterati, disegnatori e architetti, attori e musicisti, registi e cantanti, in definitiva il meglio della cultura italiana di quel periodo, nella realizzazione di brevi, ma significative performance rimaste memorabili. Così come memorabili divennero i jingle, gli sketch e gli slogan espressi da volti già famosi e meno, e che divennero ancor più noti, dopo i frequenti passaggi televisivi.

Guia Croce, la curatrice del volumetto, ci ricorda che lavorarono per Carosello personaggi come Mina, Nilla Pizzi, Domenico Modugno, Adriano Celentano, Dario Fo e Franca Rame, Vittorio Gassman, Anna Maria Ferrero, Aldo Fabrizi, Virna Lisi, Ugo Tognazzi, Paolo Panelli e Bice Valori, Alberto Sordi, Alberto Lupo, Renato Carosone, Eduardo e Peppino De Filippo, Rossano Brazzi, Federico Fellini, Pier Paolo Pasolini, Sergio Leone, Pupi Avati, Gillo Pontecorvo, Ermanno Olmi, Totò,  Erminio Macario, Franca Valeri, Lina Volonghi, Carlo Dapporto, Marcello Marchesi, Tino Buazzelli, Renzo Arbore, Gino Bramieri, Alighiero Noschese, I Brutos, Gilberto Govi, Gino Cervi e Fernandel, Paolo Stoppa, Ubaldo Lay, Tino Scotti, Amedeo Nazzari, Sylva Koscina, Renato Rascel, Corrado, Pippo Baudo, Sandro Bolchi, Lauretta Masiero e Alberto Lionello, Paolo Ferrari, Giulio Bosetti, Franco Franchi e Ciccio Ingrassia, Romolo Valli, Carla Gravina,  Walter Chiari, Mimmo Craig, Franco Cerri, Raimondo Vianello e Sandra Mondaini, e gli sportivi Niccolò Carosio, Nereo Rocco, Omar Sivori, Luis Suarez...

I versetti come Disse l’oste al vino, tu mi diventi vecchio: ti voglio maritare con l’acqua del mio secchio. Rispose il vino all’oste: fai le pubblicazioni, sposo l’Idrolitina del Cavalier Gazzoni”; le rime per la Vecchia Romagna etichetta nera "il brandy che crea un'atmosfera"; le battute pronunciate da Mike Bongiorno sul Dash che "lava così bianco che più bianco non si può", di Nino Manfredi sul caffè Lavazza che "più lo mandi giù e più ti tira su"; senza peraltro dimenticare Ernesto Calindri, il quale, seduto presso un tavolino nel convulso traffico cittadino sorseggiava tranquillamente un Cynar, aperitivo a base di carciofo "contro il logorio della vita moderna", oppure in compagnia di Franco Volpi commentando una certa situazione concludeva: "Dura minga, non può durare", celebre adagio che presentava la China Martini. E potremmo continuare ancora con altre espressioni entrate nelle menti e rimaste a lungo nel frasario comune degli italiani, a prescindere dal prodotto che pubblicizzavano... 

Un capitolo a sé stante riguarda l’animazione realizzata per Carosello, che raggiunse livelli di assoluta genialità. Chi non ha amato il pulcino Calimero, promotore di un detersivo ("Ava come lava!"), o l’Omino coi baffi, testimonial della caffettiera Bialetti, o la tenera Carmencita e il suo Caballero (caffè Paulista), oppure Jo Condor e il Gigante Amico (Mon Cherì Ferrero), e La Linea, pupazzetto a una dimensione - disegnato da Osvaldo Cavandoli - che si esprimeva per mezzo di un curioso grammelot per le pentole Lagostina? E Topo Gigio che promuoveva i Pavesini, Miguel i biscotti Talmone, Susanna Tuttapanna (ancora creata da Cavandoli) i formaggini Milione della Invernizzi, che con 100 punti regalava la mitica Mucca Carolina, la gonfiabile da portarsi in spiaggia, agognatissima da grandi e piccini. E ancora, Salomone pirata pacioccone (per la dolciaria Fabbri), Papalla (elettrodomestici Philco), e le indimenticabili animazioni con la plastilina per l'amaro Fernet Branca eseguite con la tecnica detta claymation dall'artista nipponica Fusako Yusaki...

Tanti i motivi per leggere e rileggere Tutto il meglio di Carosello 1957-1977, che contiene aneddoti, interviste, riflessioni, racconti ed esperienze di molti dei protagonisti di quella specialissima avventura televisiva e umana. Assai interessanti pure i contributi di carattere storico e sociologico di Edmondo Berselli e Aldo Nove all'inizio del libro; ma di certo imperdibile è lo spettacolare dvd che correda questa edizione Einaudi di qualche anno fa. Il disco, difatti, presenta il meglio della produzione di Carosello e si presta alla visione collettiva, insieme ad amici e parenti. E se una furtiva lacrimucccia dovesse affiorare sulle palpebre di qualcuno ricordategli con un sorriso l'antico adagio familiare, divenuto consueto e rituale in ogni casa: “E dopo il Carosello, tutti a nanna!”.