AZIONI PARALLELE
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NUMERO 7 - 2020
Azioni Parallele
Rivista on line a periodicità annuale, ha ripreso con altre modalità la precedente ultradecennale esperienza di Kainós.
La direzione di Azioni Parallele dal 2014 al 2020 era composta da
Gabriella Baptist,
Giuseppe D'Acunto,
Aldo Meccariello
e Andrea Bonavoglia.
Sede della rivista Roma.
I NOSTRI
AUTORI
Mounier
di A. Meccariello e G. D'Acunto
ed. Chirico
[compra presso l'editore Chirico]
Modern/Postmodern
ed. MANIFESTO LIBRI
[compra presso IBS]
Solitudine/Moltitudine
ed. MANIFESTO LIBRI
[compra presso IBS]
Vie Traverse
di A. Meccariello e A. Infranca
ed. ASTERIOS
[compra presso IBS]
L'eone della violenza
di M. Piermarini
ed. ARACNE
La guerra secondo Francisco Goya
di A. Bonavoglia
ed. ASTERIOS
Antonia S. Byatt
La Cosa nella foresta
e altri racconti
Little Black Book of Stories,
traduzione di Anna Nadotti e Fausto Galuzzi
Einaudi, Torino, 2007, pp. 203, € 12,50
Cinque racconti fantastici, cinque amabili short stories che si distinguono per lo stile rigorosamente british dell'autrice di Possessione, la sua opera più universalmente celebrata. Il volumetto, tradotto mirabilmente da Anna Nadotti e Fausto Galuzzi, ai quali è dedicato, in italiano porta il titolo del primo racconto della serie, La Cosa nella foresta, che si dipana sullo sfondo della seconda guerra mondiale e della strenua resistenza londinese ai continui bombardamenti della Luftwaffe, l'aviazione di Hitler.
Alcuni bambini sfollati, tra cui due ragazzine, vengono inviati in una specie di colonia nelle lontane, ma sicure, campagne inglesi. Le due, amiche sin da subito, s'inoltrano nei boschi, dove entrano in contatto con un'indescrivibile creatura mostruosa che segnerà il loro soggiorno e la loro esistenza. Mezzo secolo più tardi le due donne si ritroveranno in quei luoghi per esorcizzare la terribile esperienza trascorsa.
La storia successiva, Body Art,tratta una vicenda in cui il ricorrente binomio arte-medicina si esprime attraverso la passione per l'arte moderna e contemporanea di un rinomato ginecologo, il dottor Becket, e tramite Daisy Whimple, giovane studentessa dell'accademia di belle arti, dall'indole contrastata e dalla personalità decisamente turbata. Lo scenario è quello dei sotterranei del St Pantaleon, un nosocomio che ha conservato numerose parti anatomiche, curiosi cimeli, vari strumenti e attrezzature della medicina di un tempo.
Una donna di pietra descrive, invece, l'evoluzione fisica - e psichica - di una signora di mezza età operata al ventre per un carcinoma. Ella va gradatamente pietrificandosi trovando, tuttavia, un senso alla sua grigia esistenza grazie all'amicizia con uno strano e corpulento scultore che la porterà con se nel cuore dell'Islanda, dove troverà l'ambiente conforme alla propria natura, e dove potrà compiersi la propria sofferta e desiderata metamorfosi.
Il quarto racconto, Materiale grezzo, èincentratosulla performance letteraria di un'anziana signora partecipante a un corso di scrittura creativa; mentre l'ultimo, Il nastro rosa, mette in scena la terza età, funestata dai mali che affliggono il fisico e la mente. Memoria tradita e demenza, malinconia della vecchiaia e difficoltà di esprimere e praticare i sentimenti, sono i temi più evidenti di questa breve narrazione, così come pure il più che velato omaggio alla scrittrice Iris Murdoch, minata dall'Alzheimer.
Misteriose e inquietanti, macabre e liriche, e anche esteticamente discontinue, queste cinque "storie nere" dimostrano le notevoli capacità della Byatt di ritrarre caratteri e personaggi strani e avvincenti in contesti in cui il naturale e il meraviglioso si coniugano alla perfezione. La normalità e la follia, la fiaba e i miti nordici, le persone ordinarie e i fantasmi vengono descritti come facce di una stessa medaglia, componenti necessarie, e irrinunciabili peculiarità della condizione degli esseri umani.
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