Genesi, di Sebastião Salgado

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Sebastião Salgado

Genesi

 

 

Taschen, ISBN: 9783836542623, € 60

 

Ho ammirato la mostra intitolata Genesis nel 2016 a Lisbona, dopo averla perduta, più per pigrizia che per cattiva volontà, all'Ara Pacis di Roma. È stata in ogni caso una folgorazione, sebbene conoscessi da una ventina d'anni le opere (Workers, Migrations, Africa...), e valutassi Sebastião Salgado, come uno dei massimi artisti della fotografia. Il suo stile, che si avvale di un b/n di una purezza assoluta, amo definirlo "realista", ma tale classificazione risulta personale e inadeguata per resistere a eventuali messe in discussione. 

Un paio d'anni prima avevo assitito all'anteprima stampa del documentario di Wim Wenders - anche lui validissimo fotografo - Il sale della Terra, sorta di viaggio biografico e fotografico nell'universo artistico e culturale dell'artista brasiliano. Naturalmente ho acquistato pure il dvd e il libro di cui mi occupo in queste poche righe. Il pesante volume di 520 pagine raccoglie in cinque corposi capitoli il risultato di una trentina di spedizioni - a piedi, in aereo leggero, in barca e persino con il pallone aerostatico - effettuate durante otto anni in svariate parti del mondo (Galàpagos, Antartide, Siberia, Papua Nuova Guinea, Amazzonia, America del Nord, Africa...) alla riscoperta di montagne, deserti, oceani, animali e popolazioni, che si sono finora sottratte al contatto con la cosiddetta società civile.
Salgado ricorda che il 46% del Pianeta è rimasto ancora incontaminato, come era migliaia di anni fa al momento della creazione. Genesis non è solo un epico racconto per immagini, ma si propone di far conoscere la bellezza del nostro Pianeta, porre rimedio ai danni causati dall’uomo e preservarlo per le generazioni future.
Nato e cresciuto in una fattoria del Brasile lontano dalla civiltà e senza televisione, Salgado nutre un profondo rispetto e amore per la natura ed è particolarmente sensibile al modo in cui gli esseri umani vengono condizionati dalle loro (spesso devastanti) condizioni socio-economiche. Egli stesso è protagonista di un ambizioso progetto di riforestazione nel Minas Gerais, in Brasile che sta fornendo risultati strabilianti. Così come emozionanti sono le immagini della natura, degli animali e delle popolazioni indigene ritratte nel prezioso volume.
Un libro, dunque, di una bellezza intensa e sconvolgente da conservare in biblioteca, senza sfigurare, accanto alla Bibbia, che consciamente cita in questo capolavoro. Ecco cosa ha scritto Sebastião Salgado a proposito di questo progetto premiato e celebrato in tutto il mondo: “In Genesi, la mia fotocamera ha permesso alla natura di parlare. E io ho avuto il privilegio di ascoltare”.