Un affare di famiglia, di Koreeda Hirokazu

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Un affare di famiglia” di Koreeda Hirokazu (2018)

 

Un affare di famiglia” (Shoplifters) è l’ultimo film del regista Koreeda Hirokazu, Palma D’Oro alla 71ma edizione di Cannes.

Uno sguardo straziante su una famiglia della classe operaia nella periferia di Tokyo, che nel tentativo di far quadrare i conti, arrotonda con truffe e lavori poco nobili. C’è un padre operaio a giornata che insegna al figlio l’arte del furto contrapponendo la necessità all’opulenza del consumismo. Una madre che ruba dalle tasche dei vestiti della lavanderia in cui lavora, e una zia che si veste da scolaretta esibendo il suo corpo in un peep show a luci rosse. Tutti uniti sotto il tetto dell’umile casa di una vecchina, che è la nonna di tutti quanti.

Quando al gruppo si unisce una bambina “trovata” su un balcone, affamata e infreddolita, la famiglia diventa un gruppo a delinquere. Sebbene l’incipit potrebbe rimandare un dramma dickensiano alla Oliver Twist, ma ben presto vediamo il regista tratteggiare delicatamente l’amore e la tenerezza di questi individui legati non da rapporti di parentela vera e propria, bensì da sincero affetto. Ispirato a fatti di cronaca sul rapimento e lo sfruttamento di minori avvenuto in Giappone, il film non giudica il crimine, né i criminali. E’ la storia di un gruppo di persone spaventate e danneggiate che hanno fatto causa comune l'una con l'altra, riunite sotto la bandiera della famiglia, facendo il meglio dalle cose quotidiane, fino a quando non si rendono conto che è impossibile sfuggire alla legge. Shoplifters è semplicemente lo spunto per scandagliare i valori familiari e i legami affettivi tra adulti e minori. Anche all’apice del dramma, i “genitori putativi” regalano sorrisi e sincerità. Doti che secondo Koreeda Hirokazu, mancano a molte famiglie tradizionali nella aberrante società giapponese.