selezione da Gustave Flaubert, "Dizionario dei luoghi comuni"

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Gustave Flaubert

Dizionario dei luoghi comuni

 

Milano, Adelphi, 198014



 

 

 

 

 

 

 

 

 


Abbiamo scelto alcuni termini dal celebre "Dizionario dei luoghi comuni" di Gustave Flaubert (cfr. la versione originale francese). Sono da mettere in parallelo, o forse meglio in antitesi,  con gli altrettanto geniali "Detti e contraddetti", scritti e raccolti nella prima metà del Novecento dal grande scrittore e giornalista Karl Kraus. 


 

 

AGENTI DI BORSA: Ladri.

ALABASTRO: Serve per descrivere le parti piú belle del corpo femminile.

ALBIONE: Sempre preceduto da “bianca”, “perfida”, “positiva”. C’è mancato poco che Napoleone la conquistasse. Farne l’elogio: la libera Inghilterra.

AMBIZIONE: Viene sempre preceduta da “folle”, escluso il caso in cui venga preceduta da “nobile”.

AMERICA: Un bell’esempio di ingiustizia: scoperta da Cristoforo Colombo, prese invece il nome da Amerigo Vespucci. Se l’America non fosse stata scoperta non avremmo la sifilide e la filossera.

ARCHITETTI: Tutti imbecilli. Dimenticano inevitabilmente le scale delle case.

ARCHITETTURA: Ci sono solo quattro ordini di architettura. Beninteso, se non si contano l’egizio, il ciclopico, l’assiro, l’indiano, il cinese, il gotico, il romano ecc.

ASSASSINO: Sempre vile, anche quando è intrepido e audace: Meno colpevole d’un incendiario.

BANDIERA (nazionale): La sua vista fa battere il cuore.

CALORE: Sempre insopportabile. Non bere quando fa caldo.

CENSURA: Utile, checché se ne dica.

CIGNO: Canta prima di morire. Con la sua ala può rompere la coscia di un uomo. Il cigno di Cambray non era un uccello, ma un uomo chiamato Fénelon. Il cigno di Mantova è Virgilio. Il cigno di Pesaro è Rossini.

CONCORRENZA: È l’anima del commercio.

CONCUPISCENZA: Parola adoperata dal parroco per esprimere i desideri carnali.

DANARO: Causa di tutti i mali. Auri sacra fames. Il dio del giorno (da non confondere con Apollo). I ministri lo chiamano trattamento, i notai emolumento, i medici onorario, gli operai salario, i domestici stipendio. Il danaro non fa la felicità.

DEMOSTENE: Pronunciava i suoi discorsi con un sassolino in bocca.

DIDEROT: Sempre seguito da d’Alembert.

DIO: Lo stesso Voltaire diceva: “Se Dio non ci fosse, bisognerebbe inventarlo”.

DIPLOMAZIA: Bella carriera, ma irta di difficoltà, piena di misteri. Non conviene che ai nobili. Mestieri di significato incerto, ma al di sopra del commercio. Un diplomatico è sempre acuto e penetrante.

DOTTRINARI: Disprezzarli. Perché? non si sa.

ECLETTISMO: Tuonare contro, essendo una filosofia immorale.

EGOISMO: Lamentarsi di quello altrui e non vedere il proprio.

EMPIO: Tuonare contro.

IMMORALITÀ: Questa parola, se ben pronunciata, eleva chi la impiega.

IMPERMEABILE (un): Molto vantaggioso come indumento. Molto nocivo perché impedisce la traspirazione.

INFINITESIMALE: Non si sa che cos’è , ma ha a che fare con l’omeopatia.

INNOVAZIONE: Sempre pericolosa.

INQUISIZIONE: Si sono molto esagerati i suoi delitti.

ITALIA: si deve vedere subito dopo il matrimonio. Delude parecchio, non è cosí bella come si dice.

ITALIANI: Tutti musicisti, tutti traditori.

LEGALITÀ: La legalità ci uccide. Con essa non è possibile governare.

LETTERATURA: Occupazione degli oziosi.

LIBERO SCAMBIO: Causa di sofferenza per il commercio.

LIBERTÀ: O libertà, quanti delitti si compiono in tuo nome! Noi abbiamo tutte le libertà che ci sono necessarie. Libertà non significa licenza (frase da conservatore).

LUCE: Dire sempre: Fiat lux quando si accende una candela.

MACHIAVELLI: Non averlo letto, ma parlarne come di uno scellerato.

MACELLAI: Terribili in tempo di rivoluzione.

MARE: Non ha fondo. Immagine dell’infinito. Fa venire grandi pensieri. In riva al mare bisogna sempre avere un cannocchiale. Quando lo si guarda, dire sempre: “Quanta acqua!”.

MATERASSO: Più è duro, più è igienico.

MATERIALISMO: Pronunciare questa parola con orrore, appoggiando la voce su ogni sillaba.

MONOPOLIO: Tuonare contro.

MUSCOLI: I muscoli degli uomini forti sono sempre d’acciaio.

MUSICA: Fa pensare a un sacco di cose. Addolcisce i costumi. Esempio, La Marsigliese.

MUSICISTA: La peculiarità del vero musicista è quella di non comporre alcuna musica e non suonare alcuno strumento, e di disprezzare i virtuosi.

NAPOLI: Se parlate con persone colte, dite Partenope. Vedi Napoli e poi muori.

NATURA: Che bella la natura. Dirlo ogni volta che si è in campagna.

NAVIGATORE: Sempre ardito.

OPERAIO: Sempre onesto, quando non partecipa a sommosse.

OTTIMISTA: Equivale a imbecille.

PASSEGGIATA: Fare sempre una passeggiata dopo pranzo, facilita la digestione.

PENSARE. Increscioso. Le cose che ci costringono a farlo vengono di solito accantonate.

PROGRESSO: Sempre malinteso e troppo frettoloso.

PROPRIETÀ: Una delle basi della società. Più sacra della religione.

PROPRIETARIO: Gli umani si dividono in due categorie: I proprietari e i locatari.

REGALO: Non è il valore che ne fa il prezzo, oppure non è il prezzo che ne fa il valore. Non conta il valore ma l’intenzione.

SCIENZA: Un po’ di scienza allontana dalla religione, molta scienza vi riconduce.

SIBARITI: Tuonare contro.

SIVIGLIA: Luogo celebre per il suo barbiere. Vedi Siviglia e poi muori (v. Napoli).

SOSPIRO: Da esalare accanto a una donna.

STRANIERO: Entusiasmarsi per tutto ciò che viene dall’estero: testimonianza di spirito liberale. Denigrare tutto ciò che non è francese: testimonianza di patriottismo.

SUICIDIO: Prova di viltà.

UCCELLO: Desiderare d’esserne uno, e dire, sospirando: “Delle ali! delle ali!” Caratterizza un’anima poetica.

VANGELI: Libri divini, sublimi ecc.

ZANZARA: Più pericoloso di qualsiasi bestia feroce.